I giardini per gli occhi o per il cuore?

Il mio articolo sulla Rivista Vivere Sostenibile del mese di Febbraio

Immobile, sotto una pioggia di petali di ciliegio, occhi stretti al cielo, vibrano leggere le note e le parole di "Starman", colonna sonora dei dialoghi muti che solo uomini e alberi sanno creare. Questo è un piccolo angolo del mio giardino del cuore, il Monte Rosa a Ovest sorveglia. Un luogo che esiste davvero, un luogo di attesa e di lentezza; ho imparato ad avere molta pazienza nel veder crescere quello che oggi è diventato un albero che incute rispetto in ogni stagione e meraviglia all'arrivo della primavera, quando scarica piogge di petali bianchi. 
Il cuore l'ha vinta sempre? È tutto così naturale e semplice?
Temo di dover dire che invece non è affatto scontato. Bisogna lavorare di pazienza e attese. I giardini per il cuore a volte sono i più lenti a mostrare la loro vivacità, ma per me risultano essere i più belli, semplicemente perché sono autentici e personali, differenti uno dall'altro come i loro "proprietari" e nemici efferati della fretta e della disattenzione. 
Un giardino per il cuore non può nascere per appagare il desiderio del "tutto e subito" o del "pronto effetto" a tutti i costi, nasce per sostenere il cuore. 
Nasce dal silenzio, da una visione che diventa traccia di matita e progetto o anche solo traccia invisibile nei pensieri. Si parte con l'idea di aver cura di ciò che crescerà e credere che il risultato finale sarà bellissimo e lo sarà, garantito. Consapevoli che i giardini hanno bisogno di tempo, a volte più che di acqua e concime. Siate pazienti ma vigili, proteggete (lezione sempre valida in amore) cercate accuratamente la vostra idea di giardino, scegliete con entusiasmo le piante, la vostra pianta, quella che sentite più affine al vostro sangue, perché ci saranno momenti nei quali vi parrà di aver bisogno di una trasfusione di linfa e pace, le piante sono anche una buona terapia per l'anima, basta anche una terrazza o un vaso di coccio.
Camminate, camminate, liberate la mente dalla fretta, anche solo per un attimo e immaginate... so che è un lusso che qualcuno di voi pensa di non potersi permettere, ma pensate che magari lo meritate e basta. 
Sporcatevi le mani di terra e non di impazienza e pensate che ci sono piante verdi o da fiore a cui in pochi pensano e che si adatteranno perfettamente al clima che possiamo concedergli, si sosterranno quasi da sole, poche pretese, forti per natura e che magari faranno proprio al caso vostro. 
Mi piace pensare che chiunque possa avere un luogo, dove riposare l'anima e trovare familiarità fra le piante che meglio gli si addicono, per indole e carattere; il carattere lo abbiamo noi e lo hanno anche le piante:  troverete quella resistente, quella apparentemente fragile e quella delicata e immortale, quella fatta per voi.
Trovo sia molto divertente confrontarsi con questo aspetto di ricerca. Tempo fa mi è stato chiesto di pensare ad un giardino che portasse i colori più caldi dell'autunno poiché è la stagione che i proprietari riescono a vivere con più pienezza. È iniziato un lavoro di ricerca e selezione. Ho pensato che una volta completato dovrà essere non solo bello, ma di sostegno e conforto giorno dopo giorno a tutta la famiglia.
Penso ad un altro giardino, frustato dai venti, profumato di macchia mediterranea, in una terra arida ma non meno generosa di frutti. Se i proprietari avranno voglia di ascoltarmi pianteremo anche una vite, avranno così dei grappoli da raccogliere guardando ad Ovest, nei tiepidi tramonti di fine estate, il mare ad Est s'inchina.
Nel mio cuore c'è anche un giardino "segreto" e magico: un melograno piantato fra muri di granito. Sembra che stia lì a sostegno della casa in attesa che i proprietari facciano rientro. Non è solo una pianta ad adornare una casa, è un Guardiano. 
Questi sono i giardini per il cuore, ma siate certi che anche gli occhi ne avranno giovamento con esplosioni di colore anche se nulla verrà messo a dimora e poi estirpato solo per dare spazio a dei nuovi arrivi in vivaio.
Non mi sento di giudicare scelte diverse, i giardini solo per gli occhi a volte sono spettacolari ma anche effimeri, non hanno il tempo di mutare ed evolversi naturalmente, vivono una stagione o poco più. Ad alcune piante non viene data alcuna chance di potersi adattate e per quanto io possa comprendere che a volte esistono esigenze particolari mi domando perché non si abbia voglia di far convivere una pianta annuale con una perenne. È solo una questione di equilibrio, no? 
Per scegliere la pianta giusta guardate da vicino, osservate, sfiorate, emozionatevi.
Sono pochi i gesti d'amore che possiamo dedicare a noi stessi in piena libertà, uno di questi è poter godere e vivere con rispetto un po' di natura autentica, forse è finito il tempo delle finzioni.

Laura Stefanini

Il mio articolo sulla Rivista Vivere Sostenibile del mese di Febbraio

Immobile, sotto una pioggia di petali di ciliegio, occhi stretti al cielo, vibrano leggere le note e le parole di "Starman", colonna sonora dei dialoghi muti che solo uomini e alberi sanno creare. Questo è un piccolo angolo del mio giardino del cuore, il Monte Rosa a Ovest sorveglia. Un luogo che esiste davvero, un luogo di attesa e di lentezza; ho imparato ad avere molta pazienza nel veder crescere quello che oggi è diventato un albero che incute rispetto in ogni stagione e meraviglia all'arrivo della primavera, quando scarica piogge di petali bianchi. 
Il cuore l'ha vinta sempre? È tutto così naturale e semplice?
Temo di dover dire che invece non è affatto scontato. Bisogna lavorare di pazienza e attese. I giardini per il cuore a volte sono i più lenti a mostrare la loro vivacità, ma per me risultano essere i più belli, semplicemente perché sono autentici e personali, differenti uno dall'altro come i loro "proprietari" e nemici efferati della fretta e della disattenzione. 
Un giardino per il cuore non può nascere per appagare il desiderio del "tutto e subito" o del "pronto effetto" a tutti i costi, nasce per sostenere il cuore. 
Nasce dal silenzio, da una visione che diventa traccia di matita e progetto o anche solo traccia invisibile nei pensieri. Si parte con l'idea di aver cura di ciò che crescerà e credere che il risultato finale sarà bellissimo e lo sarà, garantito. Consapevoli che i giardini hanno bisogno di tempo, a volte più che di acqua e concime. Siate pazienti ma vigili, proteggete (lezione sempre valida in amore) cercate accuratamente la vostra idea di giardino, scegliete con entusiasmo le piante, la vostra pianta, quella che sentite più affine al vostro sangue, perché ci saranno momenti nei quali vi parrà di aver bisogno di una trasfusione di linfa e pace, le piante sono anche una buona terapia per l'anima, basta anche una terrazza o un vaso di coccio.
Camminate, camminate, liberate la mente dalla fretta, anche solo per un attimo e immaginate... so che è un lusso che qualcuno di voi pensa di non potersi permettere, ma pensate che magari lo meritate e basta. 
Sporcatevi le mani di terra e non di impazienza e pensate che ci sono piante verdi o da fiore a cui in pochi pensano e che si adatteranno perfettamente al clima che possiamo concedergli, si sosterranno quasi da sole, poche pretese, forti per natura e che magari faranno proprio al caso vostro. 
Mi piace pensare che chiunque possa avere un luogo, dove riposare l'anima e trovare familiarità fra le piante che meglio gli si addicono, per indole e carattere; il carattere lo abbiamo noi e lo hanno anche le piante:  troverete quella resistente, quella apparentemente fragile e quella delicata e immortale, quella fatta per voi.
Trovo sia molto divertente confrontarsi con questo aspetto di ricerca. Tempo fa mi è stato chiesto di pensare ad un giardino che portasse i colori più caldi dell'autunno poiché è la stagione che i proprietari riescono a vivere con più pienezza. È iniziato un lavoro di ricerca e selezione. Ho pensato che una volta completato dovrà essere non solo bello, ma di sostegno e conforto giorno dopo giorno a tutta la famiglia.
Penso ad un altro giardino, frustato dai venti, profumato di macchia mediterranea, in una terra arida ma non meno generosa di frutti. Se i proprietari avranno voglia di ascoltarmi pianteremo anche una vite, avranno così dei grappoli da raccogliere guardando ad Ovest, nei tiepidi tramonti di fine estate, il mare ad Est s'inchina.
Nel mio cuore c'è anche un giardino "segreto" e magico: un melograno piantato fra muri di granito. Sembra che stia lì a sostegno della casa in attesa che i proprietari facciano rientro. Non è solo una pianta ad adornare una casa, è un Guardiano. 
Questi sono i giardini per il cuore, ma siate certi che anche gli occhi ne avranno giovamento con esplosioni di colore anche se nulla verrà messo a dimora e poi estirpato solo per dare spazio a dei nuovi arrivi in vivaio.
Non mi sento di giudicare scelte diverse, i giardini solo per gli occhi a volte sono spettacolari ma anche effimeri, non hanno il tempo di mutare ed evolversi naturalmente, vivono una stagione o poco più. Ad alcune piante non viene data alcuna chance di potersi adattate e per quanto io possa comprendere che a volte esistono esigenze particolari mi domando perché non si abbia voglia di far convivere una pianta annuale con una perenne. È solo una questione di equilibrio, no? 
Per scegliere la pianta giusta guardate da vicino, osservate, sfiorate, emozionatevi.
Sono pochi i gesti d'amore che possiamo dedicare a noi stessi in piena libertà, uno di questi è poter godere e vivere con rispetto un po' di natura autentica, forse è finito il tempo delle finzioni.

Laura Stefanini